sabato 25 settembre 2021

Pericope

Pericope [pe-rì-co-pe] s.f. 1. In filologia, breve passo estratto da un testo. 2. lit. Brano della Sacra Scrittura letto durante la messa.

Etimologia: dal latino tardo ecclesiastico pericŏpe, che a sua volta proviene dal greco perikopḗ, "ritaglio", derivato di perikóptein, "tagliare tutt'attorno", composto da perí, "intorno", e da kóptein, "tagliare".



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Mia madre era fermamente convinta che per essere delle brave persone, si dovesse andare in chiesa ogni domenica mattina, e alle feste comandate, e anche in altre occasioni speciali, e ascoltare con attenzione la pericope che il sacerdote leggeva con voce impostata, monotona, e una lentezza esasperante. Io ci provavo, perché volevo davvero tanto essere una bambina buona, ma qualche volta il baluginio delle mille candele sulle decorazioni d'oro delle statue dei santi, o i colori vivaci delle scene nelle vetrate mi distraevano, e mi sorprendevo a pensare alle storie d'avventura che Nessa mi raccontava in sussurri impetuosi nella notte, accompagnate da gesti vivaci, mentre io mi rannicchiavo sotto alle coperte, invece di riflettere sulle parabole che il sacerdote ripeteva senza alcun entusiasmo.
Mia madre mi dava uno schiaffetto sulle mani quando mi sorprendeva a fantasticare, e il suo sguardo severo era sufficiente a convincermi a trattenere le lacrime. Non dovevo piangere, perché mia madre era una brava persona, e io dovevo imparare a essere come lei.
Nessa era gentile con me, però quando andavamo in chiesa lei non veniva mai. Una volta, di ritorno dalla cattedrale, chiesi a mia madre se Nessa fosse una cattiva persona.
– No – rispose mia madre. – Ma Nessa è una serva, e deve andare nella sua chiesa.
Mi parve tanto strano, allora. Come se le brave persone dovessero essere brave in modo diverso. Io pensavo che da grande avrei voluto essere anche come Nessa, perché lei conosceva tante belle storie, e sapeva fare tante cose che mia madre non faceva mai. Ma grande non lo sono diventata, perché una notte il fantasma sotto al Tabarro Nero mi ha presa, e io non sono mai più stata una bambina umana. E forse tutte quelle noiose pericopi non mi sono servite a niente, perché da allora non sono nemmeno più stata una bambina buona.

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