sabato 4 settembre 2021

Triviale

Triviale [tri-vià-le] agg. 1. Volgare, grossolano. 2. non com. Banale.

Etimologia: dal latino trivialem, da trivium, "trivio, incrocio di tre strade", ovvero un luogo molto frequentato, dove si incontrava il popolo, le persone comuni, i plebei.



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Quelle rare volte in cui Cerre era costretto a mescolarsi alla plebe, si tappava il naso e sbirciava attorno con sussiego. Si sarebbe tappato pure le orecchie, se avesse avuto abbastanza mani, ma non avendole gli toccava sopportare di malavoglia che il suo udito venisse offeso dal berciare dei mercanti e dalle volgarità della folla. Sbuffò avendo cura di non farsi toccare da alcuno dei mendicanti che gli si avvicinavano, notando le sue vesti eleganti, e che venivano prontamente allontanati dai siahta che scortavano il cortigiano.
– Quale rozza sconcezza! – si lamentò quando lo sguardo gli cadde sul davanzale prosperoso di una pescivendola, lasciato in vista da una scollatura profonda. C'era da dire che Cerre si era soffermato a guardare, com'era ovvio, ma non lo avrebbe mai ammesso. – E povere le mie orecchie, che voce sgraziata! Come se questi triviali richiami potessero rendere più fresco il pesce vecchio di giorni, o, o... – Cerre scorse un mercante che litigava con un cliente sulla qualità delle stoffe in vendita. – O trasformare della volgare iuta in preziosissima seta! Umpf!
Le sue esternazioni cominciavano ad attirare attenzioni non volute, perciò Cerre si affrettò ad accelerare il passo. Oltrepassò un oratore in piedi su una cassa che arringava la folla con argomenti triviali, i soliti discorsi sulle tasse troppo alte, la guerra, i prezzi del pane, i delinquenti che le guardie lasciavano liberi per le strade. La gente urlava indignata, ma fortunatamente Cerre era ormai lontano, quasi arrivato a un'anonima porta di legno che si apriva sulla via. Si guardò attorno con circospezione prima di bussare tre volte secondo il codice noto. Dall'interno, il venditore di veleni gli chiese: – Il tuo padrone ti ha mandato a prendere un altro po' della mia medicina, eh? Di chi deve liberarsi stavolta?
– Sta' zitto e fammi entrare, idiota! – borbottò Cerre. Se qualcuno lo avesse notato, la colpa di ciò che Solemestis avrebbe fatto con il veleno sarebbe ricaduta su di lui.

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