sabato 26 febbraio 2022

Belluino

Belluino [bel-lu-ì-no] agg. Da belva; bestiale, ferino; fig. feroce, disumano.

Etimologia: dal latino beluinus, derivato di belua, "belva".



Immagine liberamente disponibile su Pexels sotto licenza Creative Commons Zero.
Foto di Alexander Krivitskiy da Pexels


Fummo costretti a tenerlo fermo in quattro mentre la scassinatrice gli toglieva i ceppi, perché il ragazzo si agitava, scalciava, ringhiava e tentava di morderci come se fosse stato una belva selvaggia. I miei tentativi di spiegargli che lo stavamo liberando furono inutili, e di fronte al suo sguardo belluino che scattava da un viso all'altro, dovetti arrendermi.
– Stiamo solo perdendo tempo – mormorò Runx, distraendomi dall'esaminare le ferite recenti del ragazzo, frutto delle torture dei demoni che gli avevano strappato urla atroci, riecheggianti nelle caverne. Non lo avremmo mai trovato in quel labirinto, altrimenti.
– E che cosa suggerisci, lasciarlo qui?
Il mezzo satiro si strofinò il naso con la mano libera. – È un animale. Credi che ce ne sarà grato, o che ci sarà di qualche utilità?
Scossi la testa. Sbirciai le sue zampe caprine e le corna sulla sua fronte, appena accennate. – Dicevano lo stesso di te, e guardati ora.
Runx era l'ultimo da cui mi sarei aspettata un commento del genere.
– Ma io sono un animale, capo. – Runx mi lanciò un'occhiata lasciva e scoppiò in una risata belluina, fatta di grugniti e ragli, che si smorzo di colpo non appena Hanai tolse le mani dall'ultimo ceppo, la serratura rotta dai viticci che ancora le avvolgevano le dita.
– Libero! – esclamò la scassinatrice, la voce melodiosa storpiata da un accento straniero. Tutti noi ci tirammo indietro.
Il ragazzo si sollevò da terra, e a schiena curva scattò verso l'uno o l'altro, costringendoci a indietreggiare.
– Buono – dissi, e fu a quel punto che lui fece un urlo belluino e me lo ritrovai sopra. Dovevo avergli dato l'impressione di essere l'avversario più debole, ma si sbagliava, oh, se si sbagliava. Spinsi con una mano sul taglio sul suo addome, e con l'altra gli afferrai in braccio ferito, e mi girai per costringerlo a terra. Avrei potuto fargli davvero male se Runx non si fosse avvicinato a noi con un sorriso sornione sul volto, e in mano una mela mezza smangiucchiata.

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