sabato 5 febbraio 2022

Surrettizio

Surrettizio [sur-ret-tì-zio] agg. (pl.m. -zi) 1. dir. Di atto in cui viene taciuta intenzionalmente qualche circostanza fondamentale. 2. estens. Di azione operata in maniera ambigua, di nascosto.

Etimologia: dal latino surreptitius, derivato dal participio passato di surripere, "togliere di narcosto", composto da sub, "sotto", e ripere, "rapire, strappare".



Immagine liberamente disponibile su Pexels sotto licenza Creative Commons Zero.
Foto di Dayvison Tadeu da Pexels


A volte penso che sarebbe divertente provare a spiegare a qualcuno il casino in cui mi sono cacciato. M'immagino la loro faccia, l'espressione di assoluta incredulità e lo scherno, il tentativo di farmi ragionare e di convincermi che quanto vado dicendo è impossibile, di più, ridicolo. Una teoria del complotto condita da una vena di fantascienza da film di serie B.
È proprio perché è impensabile, che la cosa funziona così bene.
– Cioè, mi stai dicendo che non solo esiste un governo surrettizio di alieni che ogni tot anni decide se l'umanità è innocua o una minaccia da annientare, ma che addirittura questi... governatori dell'universo sono del tutto ignari che ce ne sono degli altri, una specie di società segreta che agisce alle loro spalle per sistemare qua e là le cose in giro per lo spaziotempo?
Assurdo, vero? Incredibile.
Quando Vindica finalmente si è decisa a parlarmene, invece di andare e venire semplicemente dalla mia vita con la scusa di un "lavoro molto impegnativo per una grande multinazionale", nemmeno io ci ho creduto. O meglio, dimostrarmi che non era umana è stato piuttosto semplice, ma per dirmi il resto ha dovuto aspettare che io smettessi di dare di matto. La nostra storia era già troppo avanti per una rivelazione del genere, e la sua vita fatta di sotterfugi e di missioni surrettizie mi è stata gettata addosso tutta in una volta. Avrei potuto lasciarla per avermi taciuto una cosa simile, ma ci ho riflettuto, ho messo da parte il risentimento e gli ovvi timori che lei fosse dalla parte sbagliata della zona grigia, e mi sono lanciato in questa avventura. Volevo capire, vedere con i miei occhi quello che faceva, e decidere per conto mio se volevo farne parte.
Solo parecchio tempo dopo ho scoperto che lei non mi avrebbe detto niente se non avesse saputo in anticipo che avrei reagito così bene.

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