lunedì 2 luglio 2018

Le sfide che aiutano a scrivere

Sono sicura che la prima parola che ti viene in mente quando pensi alla scrittura non è "sfida". Puoi pensare alla fantasia, alla creatività, all'immaginazione, all'ispirazione, alle regole della grammatica o ai generi letterari, o anche agli strumenti usati: carta e penna, macchina da scrivere o tastiera di computer. Ma, dirai, cosa c'entra la sfida con la scrittura?

Facile, rispondo io. Prova scrivere un racconto. Comincia. Ti sfido.

Ti accorgerai che, soprattutto se non lo hai mai fatto prima, l'atto di scrivere è più difficile di quello che sembra. Da dove iniziare, che cosa inventare, quale sequenza usare per descrivere l'immagine che hai in mente... non è affatto facile. Scrivere, già di per sé, è una sfida.

Ma le sfide a cui mi riferisco io sono quelle che vanno oltre lo scrivere liberamente qualunque cosa ti passi per il cervello. Sono sfide che riguardano la quantità e il tempo: scrivere 350 parole in dieci minuti, come sto facendo io per questo post, o ideare un racconto avendo un limite massimo di parole, solitamente molto basso, ad esempio 100. Sfide sulla forma come un tautogramma, che è un testo composto interamente da parole con la stessa iniziale, o un lipogramma in cui si esclude una lettera, solitamente una vocale. O ancora sfide relative al contenuto quando nel testo si deve inserire una o più parole fissate in partenza, o riguardare un personaggio o una situazione prestabilita.

Se affrontate con lo spirito giusto, con la voglia di mettersi in gioco e il divertimento che ne può derivare, e non con la visione pessimista del "è troppo difficile, non ce la farò mai" potrai scoprire che questi e altri generi di sfide possono aiutarti a scrivere, invece di ostacolare il cammino della penna sulla carta o delle dita sulla tastiera. Perché sono uno sprone a buttarti nell'impresa senza giudicare ogni parola che metti sulla pagina, soprattutto nel caso di quelle a tempo, oppure ti danno un punto di partenza che altrimenti non avresti quando ti "costringono" a inserire nel tuo testo un argomento o una svolta nella trama a cui non avresti pensato da solo. Sono dei paletti di sostegno che stimolano le idee a crescere, e allo stesso tempo limitano le infinite possibilità di scelta in modo che tu possa focalizzarti su un numero limitato, invece di perderti tra l'infinito delle possibili varianti di ogni frase.

Scrivere già di per sé è una sfida, ma sono le sfide che aiutano a scrivere. O almeno, questa è stata la mia esperienza fin dal primo laboratorio di scrittura che ho seguito, e da allora non ho più smesso di propormi sfide, autoimposte o trovate qui e là tra la rete. Questo blog ne contiene già alcune, e altre te le mostrerò nel corso dei prossimi mesi: il NaNoWriMo, i prompt letterari, i giochi linguistici... e altro non svelo. Se avrai l'ardire di seguirmi, vedrai dove ti porterò.

Ah, se te lo stai domandando: no, non ho vinto la mia sfida. 350 parole in 10 minuti, non ce l'ho fatta nello scrivere questo post, nonostante i due tentativi. Ma sai una cosa? In questo modo, buttandomi e affrontando la sfida, sono riuscita a scriverlo molto più rapidamente di quanto faccio di solito.

E tu che ne pensi? Hai mai provato a scrivere seguendo le regole di una sfida? Come ti è sembrato? Non ci hai provato e sei curioso, ti va di fare un tentativo ma non sai da dove cominciare? Oppure pensi che non faccia per te? Fammi sapere nei commenti se hai avuto oppure no esperienze di questo tipo.

Ora vado a fare il mio terzo tentativo per la mia sfida, ma con la penna stavolta. Sono più veloce con la penna, e sono sicura che stavolta è quella buona... augurami buona fortuna!

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