sabato 17 aprile 2021

Fulgido

Fulgido [fùl-gi-do] agg. 1. Che risplende di viva luce, sfavillante. 2. fig. Magnifico, splendido.

Etimologia
: dal latino fùlgidus, derivato da fulgére, "risplendere".


Immagine liberamente disponibile su Pexels sotto licenza Creative Commons Zero.
Foto di Lum3n da Pexels


Lo Specchio della Vita era soltanto questo: uno specchio. Un'enorme e lucida superficie riflettente racchiusa in una cornice ovale stretta tra pavimento e soffitto, fulgida creazione di molte generazioni addietro, frutto di tecniche e abilità ormai perdute. Questo mi era stato insegnato, senza spiegarmi mai del tutto i suoi impossibili poteri, come mai alcune cose o persone non avessero riflesso, o perché chiunque lo toccasse anche solo con un dito perdesse immediatamente la vita. Era la parte più spaventosa e segreta della mia eredità come regina, e custodirlo era il più importante tra i miei doveri.
Lo Specchio non doveva cadere nelle mani dei nostri nemici, o rischiare di essere distrutto. La guerra era ormai alle nostre porte: fu la disperazione che mi spinse a fare quella follia. Nell'ora più buia, così avevo letto nelle cronache antiche, lo Specchio avrebbe dovuto consigliarmi, indicarmi la via da seguire. Ma non c'era altro che il mio riflesso al termine della rampa che saliva verso la sua superficie. Per quanto lo interrogassi, non ottenevo risposta.
Mi ricordai allora, mentre contemplavo il mio riflesso muto, di quando molti anni prima lo avevo mostrato alla siahta che da bambina consideravo un'amica. Anyla aveva visto qualcosa, sentito qualcosa. Non ne avevamo mai parlato, ma forse era quella la risposta che attendevo. Lei mi apparteneva, dunque lo Specchio parlava a me per suo tramite. O almeno, così credevo.
Per questo le comandai di venire con me nella sala dello Specchio, di dirmi ciò che sentiva. Ma Anyla salì la rampa e fece una cosa che non mi aspettavo: toccò lo Specchio. E a differenza di tutti i condannati che avevo visto giustiziati da quel contatto, lei non morì.
Lo Specchio della Vita al suo tocco divenne un lago fulgido di bagliori che la circonfusero di un'aura d'oro e d'argento. Fu come scorgere il sole che sorge per la prima volta, e quando mi disse la verità, io non potei far altro che inginocchiarmi e riconoscere la Vera Regina.

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