lunedì 5 aprile 2021

Scalare la Montagna

Questa settimana lasciamo da parte le verdi foreste e le lussureggianti giungle per andare in alto. Sempre più in alto. Lassù, sul gelido cucuzzolo della montagna.


 
Immagine liberamente disponibile su Pexels sotto licenza Creative Commons Zero.
Foto di Tim Gouw da Pexels


Per la loro altezza, per le temperature proibitive, per la difficoltà dei viaggi attraverso i valichi (ammesso che ce ne siano), la montagna è spesso posta nelle storie come un limite invalicabile, e non è un caso se in tante mappe di romanzi di ambientazione fantasy, assieme alle coste, le catene montuose rappresentano i confini del mondo. Un esempio è il "Muro intorno al Mondo" del Ciclo di Darkover di Marion Zimmer Bradley, una catena montuosa che raggiunge l'altezza di 9000 metri coperta da ghiacciai perenni.
In pochi viaggiano attraverso le montagne, e ancora meno sono coloro che le abitano. A parte il popolo dei Nani, che da Il Signore degli anelli in avanti è diventato il classico popolo della montagna in quasi tutti i romanzi fantasy. E proprio La Compagnia dell'anello, il primo dei film e romanzi della trilogia, mostra quanto sia difficile superare le montagne: neve, vento, sentieri stretti e sdrucciolevoli in superficie, e una rete di gallerie oscure in cui ci si può perdere o imbattersi in creature ostili all'interno del manto roccioso, nelle Miniere di Moria. Eppure è proprio lì, in profondità nella montagna, che si possono trovare i tesori più preziosi: in Lo Hobbit, un anello, o l'intera ricchezza del re dei nani custodita da un drago nella Montagna Solitaria.
La montagna, specie quella più alta, rappresenta sia nella realtà che nelle storie una sfida irresistibile per i pochi ardimentosi che la vogliono cogliere, e allora non è raro trovare storie di scalatori, a lieto fine oppure dai risvolti drammatici: tra i tanti due dei più celebri sono Vertical Limit ed Everest, quest'ultimo tratto dai saggi e dalle testimonianze dei sopravvissuti alla scalata. Il rischio di essere sorpresi da una bufera di neve, o di cadere durante l'arrampicata su una parete rocciosa è sempre presente, senza contare il pericolo di una valanga. Che a seconda della circostanza se provocata intenzionalmente può anche rivelarsi, seppur rischiosa, la soluzione di un problema: come nel cartone animato Mulan, quando la protagonista grazie a una valanga riesce ad annientare la maggior parte dell'esercito invasore. Ma questo accade solo nelle storie.
Nella realtà la montagna è anche meta turistica, sia d'estate che d'inverno: oltre agli sport invernali, per l'isolamento, il silenzio e l'aria pura la montagna è stata il luogo ideale per ritirarsi e guarire nei sanatori, di cui rimane traccia in letteratura in libri come La montagna incantata di Thomas Mann. C'è una vena di misticismo nell'ascendere le pareti della montagna, e allora non stupisce che la regione considerata più spirituale al mondo sia anche quella in cui si trovano le montagne più alte: Sette anni in Tibet racconta la vera esperienza di uno scalatore mentre si trova in quella regione. D'altra parte l'isolamento sperimentato in montagna non sempre è positivo, perchè può impedire di ricevere aiuto se necessario, rendere i soccorsi molto difficoltosi, o scatenare paranoie e psicosi come accade nell'hotel isolato dal gelo invernale di Shining. A volte, la troppa pace si tramuta in pazzia. E a proposito di terrore: cosa capita quando la forma delle montagne, come quella delle nuvole, ricorda la sagoma di una creatura vivente? C'è da immaginare che nel cuore della notte il gigante addormentato si risvegli, come nella sequenza di Fantasia basata sulle note di Una notte sul Monte Calvo, e allora chissà quali terribili misfatti può combinare.
Impossibile non concludere questo itinerario tra le montagne nei libri e nei film senza citare un libro di Mauro Corona, e fra i tanti mi torna in mente I misteri della montagna. Perché solo chi la vive quotidianamente può dire di conoscerla davvero in tutte le sue stagioni, le sue virtù e i suoi pericoli, comprese le leggende che si tramandano da generazioni e che ora, con lo spopolamento dei paesi di montagna, stanno rischiando di scomparire.
Io mi fermo qui, e ti lascio a esplorare ancora un po' la montagna se vuoi, se ti torna in mente di averla vista in altre storie. Per quanto riguarda la mia, l'appuntamento è come al solito il prossimo giovedì.

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