sabato 15 maggio 2021

Lepido

Lepido [lè-pi-do] agg. Di persona o di parola, motto ecc., spiritoso, arguto.

Etimologia
: dal latino lèpidus, derivato da lèpos/poris, "grazia".


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Maarit fissò con malcelato fastidio la scenetta lepida in cui due fantocci a grandezza naturale, mossi da chissà quale meccanismo, si motteggiavano a vicenda con voce metallica per poi darsele di santa ragione con bastoni di gomma e calci nel sedere che non raggiungevano il bersaglio, sebbene ogni colpo risuonasse nell'aria con un netto rimbombo. Hilo rideva a più non posso, tenendosi la pancia. Maarit incrociò le braccia.
– Non vedo cosa ci sia di divertente in tutto questo. – Maarit sbuffò e sì guardò attorno: tutti gli altri ridevano di quella sceneggiata, perfino il Custode ridacchiava a tratti, abbandonando il suo sorriso austero in favore di un'ilarità più accentuata.
– Volevi vedere i sostituti, signorina... eccoli qua. – Il Custode le indicò i due automi. – Non sono di tuo gradimento?
Sul volto del Custode passò un'ombra di preoccupazione, ma la ragazzina non se ne curò. Si girò di colpo, slanciò le braccia all'indietro, strinse i pugni e sbottò: – Sono falsi! – Hilo, e con lui qualcun altro degli spettatori più vicini, le rivolsero occhiate incerte o in alcuni casi irritate, ma una nuova battuta di un automa catturò la loro attenzione.
– Sono falsi, falsi! – riprese Maarit. – Falsi com'è falso tutto quanto c'è qui dentro!
– Shhh! – la zittì il Custode, gli occhi sgranati dal timore. Agitò le mani verso il basso per cercare di placarla. – Non disturbate lo spettacolo, signorina! Naturalmente, con attori veri sarebbe più realistico, ma non possiamo certo obbligare qualcuno lavorare se non lo desidera, no? Qui alla Città dei Felici, la felicità dei suoi abitanti ha la priorità su tutto!
Il Custode allargò le labbra in un sorriso a trentadue denti e qualcuno applaudì come se le sue parole fossero parte del lepido copione della scenetta.
– Se è così, allora non potete obbligarmi a rimanere – brontolò Maarit. Afferrò il fratello per un braccio. – Hilo, noi ce ne andiamo.
Ma quello puntò i piedi e cominciò a fare i capricci, e tanti saluti all'uscita di scena.

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