sabato 8 maggio 2021

Garrulo

Garrulo [gàr-ru-lo] agg. 1. Che garrisce. 2. Di persona, loquace, ciarliero; estens. festoso, rumoroso.

Etimologia
: dal latino garrulus, derivato da garrio, "garrisco, ciarlo". La radice gar- ha il significato di "strillare, gridare".



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Io amavo il silenzio. Davvero, era l'unica cosa a cui anelassi e non dico solo in quel momento, ma in tutta la mia vita. Il silenzio, come dice il detto, è d'oro, e io una volta tanto ero più che d'accordo con le massime popolari. Il canto del silenzio, dell'isolamento, della solitudine, ah, quale sublime voce pervadeva quei rari, rarissimi momenti in cui avevo il privilegio di ascoltarlo! Io ero davvero vivo solo nel silenzio, io vivevo per il silenzio, e invece...
...e invece, eccomi lì, sotto un cielo denso dello svolazzare di garrule rondini, costretto ad ascoltare gli schiamazzi di due comari i cui strepiti non mi parevano tanto diversi dai fischi e dagli schiocchi che uscivano dai becchi dei volatili sopra la mia testa. Perché stavano facendo tanto chiasso, io proprio non riuscivo a capirlo. Mi strofinai le tempie, e lasciai ad altri il compito di separarle quando presero ad azzuffarsi.
– Dunque, ricapitolando... – provai a dire, ma la mia voce abituata al silenzio si perse nel garrulo chiocciare del capannello di persone che si erano radunate, attirate dalla baruffa. C'era chi faceva il tifo per l'una o per l'altra, chi commentava la questione con gli amici, chi scommetteva su quale delle due avrebbe avuto la peggio: non su chi aveva torto o ragione, ma su chi avrebbe mandato al tappeto l'avversaria, come fossero di fronte a un incontro sportivo. E c'era anche chi semplicemente gridava qualcosa a caso, tanto per farsi sentire, per poter affermare "io c'ero" con tanto di testimoni. Quando invece io avrei volentieri preferito poter dire "io ero da un'altra parte".
Se non potevo dirlo, era per via della mia fama. Ero conosciuto come un eremita, ed essendo tale la gente mi attribuiva una saggezza che io non mi riconoscevo. Io ero un amante del silenzio e della solitudine, nulla più.
E solo per questo ero stato chiamato in qualità di giudice per questioni infime, triviali, la cui risoluzione sarebbe stata irrilevante nell'immenso schema cosmico degli eventi.

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