sabato 21 maggio 2022

Stillicidio

Stillicidio [stil-li-cì-dio] s.m. (pl. -di) 1. Lento e costante gocciolamento. 2. fig. Successione ripetuta e monotona, spesso importuna o angosciosa.

Etimologia: dal latino stillicidium, composto da stilla, "goccia", e da un derivato del verbo cadĕre, "cadere".



Immagine liberamente disponibile su Pexels sotto licenza Creative Commons Zero.


Osservo lo stillicidio di gocce minute dal rubinetto alla vasca d'acqua tiepida, e le increspature che rimbalzano sulle pareti di ceramica richiamano echi di memorie che non riesco pienamente ad afferrare. Momenti di un'altra vita, di altre mille vite che sono entrate in me guastandomi il presente.
Non ho bisogno di guardarmi allo specchio per sapere che il mio volto è una maschera inespressiva. Non ho bisogno di setacciare le impressioni di déjà-vu che mi salgono agli occhi a ogni istante per capire che non avrò mai più una prima volta.
Tutto è già stato fatto, visto, vissuto da qualcun altro che non ero io, ma che ora è me. Sospiro e mi alzo dal pavimento del bagno. C'è una cicatrice là dove la "cosa" che è la maledizione e l'eredità della nostra famiglia è entrata in me. Non riesco a vederla, ma la sento se la cerco con le dita. L'unico segno esteriore che da ieri sono una persona diversa, non più la ragazzina spensierata e ignara, ma una donna consapevole e mortalmente annoiata. Gli altri pensano che il mio umore cupo sia transitorio e dovuto al lutto; io glielo lascio credere, tanto grazie alla "cosa" sopravvivrò a tutti loro, proprio come ha fatto la mia bisnonna fino al giorno in cui non ha passato questo fardello a me.
Infilo i piedi nell'acqua tiepida, un altro piacere guastato da troppe memorie inafferrabili. Mi immergo e medito di porre fine a questa sequenza infinita di vite, di uccidere la "cosa" con me. Pensiero futile che mi dà un nauseante senso di frustrazione. Posso azzardare di non essere stata la prima a pensarci, ma naturalmente la "cosa" non ha alcuna intenzione di essere fermata. Potrebbe guarirmi, mantenermi in vita fino all'arrivo di un nuovo ospite idoneo, e allora sarebbe stato tutto inutile. Non ha mai funzionato prima, non funzionerà adesso.
Tutto ciò che mi resta è uno stillicidio di giorni monotoni nell'attesa di diventare troppo vecchia per trattenerla, nell'attesa del giorno in cui sarò costretta a rovinare la vita a qualcun altro.

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