sabato 3 dicembre 2022

Opimo

Opimo [o-pì-mo] agg. lett. 1. Grasso, pingue. 2. estens. Fertile, rigoglioso.

Etimologia: dal latino opimus, "grasso, fertile, ricco", aggettivo derivato da ops, opis, "ricchezza, abbondanza".


Immagine liberamente disponibile su Pexels sotto licenza Creative Commons Zero.
Foto di David Selbert da Pexels


– Bontà divina, se questa non è la scrofa più opima ch'io abbia mai visto!
Il contadino si voltò e mi fissò con espressione stolida. Sapevo quel che vedeva: un mercante dalle forme generose, con un turbante in testa, folti baffi rossicci, un tabarro sopra un bizzarro completo colorato, che mi dava un aspetto esotico. La voce forse un po' acuta, vagamente effemminata data la mia corporatura, ma non aveva modo di dubitare che quello a cui stava parlando fosse un uomo.
– Non c'ho capito niente, ma grazie – bofonchiò il contadino, dopo un'occhiata di rapida valutazione rivolta alla mia persona. – State qui per comprare?
– Sono qui per aiutare, amico mio – ribattei, mentre passeggiavo lungo il banchetto su cui il contadino e la sua signora stavano mettendo in mostra i prodotti della terra. Non avrei saputo di che cosa esattamente aveva bisogno se il mio passato non fosse stato trascorso in un misero villaggio nell'opima campagna dell'entroterra. Le spighe grigie e rade che spiccavano tra quelle più floride e bionde in mostra su un piatto, quelle le avevo già viste, e ricordavo che cosa si diceva al riguardo.
– Il mal della magra – sussurrai tra me, e poi a voce più alta dissi: – Amico mio, la Madre Terra è arrabbiata, da quanto non nasce un Figlio della Terra dalle vostre parti?
Compresi nella mia domanda anche la donna, che chinò la testa. Troppo pudica per partecipare ai riti di mezzestate, probabilmente. Il contadino fece per bofonchiare una scusa, ma lo interruppi ponendogli una mano sulla spalla.
– C'è anche un'altra soluzione, sapete.
Lui mi guardò speranzoso. Era ora di tirare fuori di tasca un miracoloso amuleto o un intruglio dagli effetti incredibili da spargere sui campi. Non provavo vergogna all'idea di fregare quel contadino, anche se a differenza dei miei clienti abituali non sembrava disporre di una grossa cifra. Se lui era abbastanza pollo da cascarci, erano solo fatti suoi.

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